INCREDIBILE MA VERO

Correva l’anno 1989 e a fronte di un vecchio credito che mio suocero vantava nei confronti di un suo amico, gli fu data, a saldo, una vecchia Moto Guzzi Falcone Turismo del 1953. Un bel giorno, che ora io considero molto importante, un amico forlimpopolese d’adozione che fin dal 1947 è stato e sempre rimarrà il “Meccanico” di tutti i Forlimpopolesi amanti delle due ruote, passa da casa mia e nota il Falcone che riposa in un angolo del garage. Meravigliato chiede: “E questa da dove arriva?”

EVENTI DEL MUSEO

GRAZIE AMICO MIO

Augusto Farneti

Sono passati oramai 25 anni dal giorno in cui, bisognoso di consulenza tecnica per restaurare la mia prima Moto Guzzi, un amico mi disse: “ prova a chiamare il Prof. Farneti di Rimini, lui sa tutto delle Moto Guzzi!”

Avevo sentito parlare già da tempo di questo “personaggio” il cui nome echeggiava sempre nei discorsi di tutti gli appassionati di moto d’epoca ed in tutti i mercatini che frequentavo. Con non poca emozione ed imbarazzo feci quella telefonata e dall’altra parte mi rispose una voce calma e gentile,  che sembrava stesse aspettando la mia telefonata chissà da quanto tempo! Con molto imbarazzo e scusandomi per il disturbo, chiesi quello di cui avevo bisogno e la risposta fu questa : “visto che lei è di Forlimpopoli, la vengo a trovare così posso vedere la moto sperando poi di darle alcuni consigli”. Il Professor Farneti a casa mia! Subito mi colpì la sua immensa modestia e semplicità, confermata il giorno dopo quando finalmente lo conobbi di persona e potei constatare la grande passione che animava quest’uomo e la gioia che provava nel rendere partecipi anche gli altri di questo suo enorme patrimonio tecnico e storico.

Da quel giorno le telefonate sono state sempre più frequenti e i nostri incontri sempre meno casuali, finchè è nata una sincera amicizia che con il passare degli anni si è trasformata in un qualcosa di molto più forte che esulava dalla semplice passione che ci accomunava entrambi.

Mi voleva bene e forse mi aveva adottato come suo allievo preferito anche se, da buon maestro, aveva capito che le mie capacità tecniche e meccaniche erano purtroppo molto limitate. Mi ha sempre assistito in tutti i miei restauri, lui che tante sue moto doveva sistemare e tanto poco tempo aveva, ma non si è mai negato una volta, fino al punto da sostituire, dopo la sua morte, il mio grande meccanico Vero, aiutandomi in tutti gli ultimi lavori e passando intere giornate nel mio garage di Forlimpopoli fino a quando la stanchezza non prendeva il sopravvento e si concludeva la serata con un piatto di cappelletti in brodo a Polenta, cosa di cui lui andava pazzo.

Grazie a lui, a questa grande amicizia e alla sua grande disponibilità, ora io ho un bellissimo museo dove sono conservate tutte le “nostre” Guzzi e dove, fino a poco tempo prima di lasciarci, lui ha passato interi pomeriggi a leggere libri, a verificare particolari, a chiacchierare di storia con mia madre,  a ricordare tempi che furono e a programmare eventi e manifestazioni.

Amico mio, mi hai lasciato solo e nulla sarà più come prima! Il museo senza di te non avrà più la voce e non ci saranno più certezze, sarà pieno di forse, può darsi, c’è caso, dovrebbe essere, chissà!

Non finirò mai di dirti grazie ed il minimo che posso fare è dedicarti il sogno che grazie a te sono riuscito a realizzare, il mio museo!

Grazie Amico mio, grazie di tutto!

 

Elio