Chi ben conosce il nostro amico e socio del CRAME Elio Brunelli, sicuramente sa quanta amicizia e stima lo legasse al compianto Prof. Augusto Farneti recentemente scomparso e quanto dolorosa sia stata per lui questa perdita incolmabile. Sabato 22 novembre Elio ha ufficializzato quello che già aveva deciso poche ore dopo aver appreso la terribile notizia, ossia di dedicare il suo nuovo museo di Moto Guzzi di Forlimpopoli al ricordo del suo amico Augusto.
Lo ha fatto coinvolgendo in primo luogo lo Sport Club Il Velocifero di Rimini che Augusto Farneti presiedeva e ne era il condottiero ed il C.R.A.M.E., storici “Cugini” degli amici riminesi. Grande è stata l’affluenza di personaggi del motociclismo storico, dell ‘A.S.I. con il Presidente Loi , di giornalisti e di autorità del paese che con il proprio Sindaco, Grandini Mauro, ha voluto dare il benvenuto ha tutti gli intervenuti, ma quello che più di tutti ha colpito, è stato l’enorme numero di amici venuti anche da lontano per rendere omaggio al “Professore”. Erano tanti e tutti avevano qualche cosa da raccontare, da ricordare e anche da chiedere.
Nessun altro ambiente sarebbe stato più consono per ricordare il grande amico scomparso. All’ingresso del museo, di fronte al poster del meccanico di Elio, Vero Tumidei, che ha dato il nome al museo, un poster gigante di Augusto, ritratto in attenta lettura, accoglieva gli ospiti intervenuti ed un bellissimo mosaico realizzato da Peppino Lasorella ricordava il Professore. Le Moto Guzzi, schierate ed allineate sull’attenti in maniera impeccabile, sembravano onorare colui che con la propria consulenza le aveva fatte ritornare agli splendori di un tempo e tutto intorno parlava di lui! Si respirava un aria familiare, ci si sentiva a casa, perché questa era diventata anche la casa di Augusto! Qui passava ore e ore a leggere libri o a parlare di storia con la mamma di Elio e dopo la morte del meccanico Vero, lo ha sostituito aiutandolo negli ultimi suoi restauri.
Sembrava di sentire la sua voce che come sempre spiegava ogni angolo del museo a chi chiedeva questo o quest’altro di quella moto o voleva sapere il perché di un altro particolare. Non sembrava neppure che stessimo ricordando lui, sembrava che anche lui, da un momento all’altro, dovesse salire sul cassone dell’Ercole, allestito come palco, per dire la sua e spiegare con la sua simpatia e professionalità, il perché di quest’incontro.
E’ stata una bella giornata e Elio ha fatto una bellissima cosa! Augusto non c’è più, ma quando si entra in quel museo, si avverte la sua presenza e quella, siamo tutti convinti, non morirà mai!
Un amico di Augusto