L’annuale raduno delle Moto Storiche in Abruzzo avrà quest’anno un particolare ed insolito scenario per gli splendidi esemplari di moto d’epoca che si daranno appuntamento presso l’Hotel Parco delle Rose di Silvi Marina (TE). Infatti i partecipanti al raduno lasceranno sabato mattina la spiaggia adriatica per raggiungere, lungo la vallata del Pescara, le prime pendici della Majella. Da Scafa inizia la salita che, attraverso S.Valentino e Roccamorice, porta nel mondo della pietra dove mucchi, muretti, campi terrazzati e capanne testimoniano l’immane fatica giornaliera dell’antico montanaro. In questo ambiente brullo e silenzioso, segnato con discrezione dall’uomo nel corso dei secoli ed al tempo stesso incontaminato, ci sarà la prima sosta nel bellissimo complesso agro-pastorale in pietra a secco di Colle della Civita, il cui toponimo ricorda presenze ben più antiche. Dopo una breve colazione all’’aperto si continuerà a salire lungo la ripida stradina che conduce alla Badia di S.Spirito a Majella per entrare nel mondo degli eremiti. Nel dedalo di scale, negli orti abbandonati e fra i ruderi del monastero rupestre si sente ancora la presenza di Pietro da Morrone, ancor oggi vivo nelle numerose leggende delle popolazioni locali. Lasciato l’eremo celestiniano la strada metterà a dura prova l’efficienza delle “vetuste signore”che con le loro cromature ed antichi cuoi, dovranno raggiungere i 1700 m dei prati della Majelletta per poi ridiscendere verso i boschi di Passolanciano. Dopo la sosta per il pranzo, di nuovo giù verso Serramonacesca, dove, alle sorgenti del fiume Alento, sarà possibile ammirare la superba mole di S.Liberatore a Majella, uno fra i più interessanti monumenti benedettini d’Abruzzo. Nei pressi del fiume alcune tombe rupestri testimoniano i primordi della Badia, risalenti all’VIII secolo.
Nella mattinata della domenica una breve escursione raggiungerà, fra i verdi uliveti dell’Abruzzo vestino, la magnifica Loreto Aprutino. L’interessante centro vale già di per sé un viaggio ma offrirà in più al visitatore i colori e le forme delle ceramiche del Museo Acerbo.